G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia (1)

Quale tra le seguenti affermazioni sintetizza correttamente il contesto di composizione del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia e la sua ispirazione?

• Leopardi scrisse il canto tra il 1826 e il 1827, ispirandosi direttamente ai poemi epici orientali tradotti in francese.

• Composto tra il 1829 e il 1830, il canto nasce anche dall'influenza di un brano letto da Leopardi in uno scritto di viaggio su popolazioni asiatiche.

• ll componimento fu scritto tra il 1831 e il 1832, come reazione alle rivolte dei popoli nomadi dell’Asia centrale.

• La genesi dell’opera si colloca nel 1826, contemporaneamente alla pubblicazione dello scritto di Meyendorff che descriveva la vita di poeti francesi erranti.

Per quale motivo Leopardi sceglie di non parlare in prima persona nel Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, preferendo adottare la maschera del pastore asiatico?

• Per aderire al canone romantico che impone il distacco tra autore e voce narrante.

• Per rappresentare in modo più realistico la vita dei pastori dell’Asia centrale.

• Per distanziare la propria esperienza personale e affidare la riflessione esistenziale a una figura simbolica.

• Per creare un effetto di esotismo funzionale alla denuncia sociale.

Il titolo del componimento contiene diverse implicazioni simboliche. Quale delle seguenti affermazioni riassume meglio il senso complessivo del titolo secondo l'interpretazione fornita nel testo?

• Il titolo allude a una narrazione esotica ambientata in terre lontane.

• Il titolo definisce una condizione umana universale di solitudine e ricerca di senso.

• Il titolo richiama l'ambientazione geografica per evidenziare la solitudine e la desolazione della vita umana

• Il titolo suggerisce una lettura poetica del testo, legata alla tradizione popolare dei canti dei pastori

In che senso il titolo del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia può essere definito “antilirico"?

• Si oppone alle convenzioni metriche e stilistiche della lirica ottocentesca.

• esclude del tutto il riferimento a emozioni o paesaggi interiori, concentrandosi solo su fatti storici.

• si presenta come descrittivo e concreto, evitando suggestioni evocative tipiche del linguaggio lirico.

• è prettamente denotativo, perché suggerisce atmosfere e situazioni molto particolari e precise

L’aggettivo “notturno” nel titolo svolge una funzione polisemica. Quale delle seguenti affermazioni coglie pienamente il suo significato simbolico, secondo il testo?

• Indica semplicemente il momento della giornata in cui si svolge la scena.

• Rappresenta il contrasto tra la luce lunare e l’oscurità interiore del pastore.

• Rimanda alla dimensione esistenziale della riflessione sul senso della vita.

• Allude alla tradizione biblica dei pastori che vegliano nella notte in attesa della rivelazione.

La figura del “pastore” nel titolo del canto assume un valore simbolico articolato. Quale delle seguenti interpretazioni ne coglie meglio la complessità?

• Il pastore rappresenta esclusivamente l’alter ego autobiografico del poeta, immerso nella solitudine.

• La figura del pastore incarna una guida spirituale che conosce il senso dell’esistenza e lo comunica agli altri.

• Il pastore simboleggia una ricerca esistenziale solitaria, proiettata verso una verità forse irraggiungibile, in continuità con la tradizione scritturale.

• Il termine pastore è scelto per evocare un’immagine rurale rassicurante, priva di implicazioni filosofiche.

L’aggettivo “errante” contiene una sfumatura semantica cruciale per il senso del testo. Quale tra le seguenti affermazioni esprime al meglio la duplice valenza attribuita al termine secondo il commento?

• “Errante” suggerisce un viaggio geografico senza scopo, privo di qualsiasi metafora esistenziale.

• Il termine unisce l’idea del nomadismo fisico all’errore intellettuale, sottolineando la necessità della ricerca umana di senso.

• Errante” è un semplice sinonimo di “vagante”, scelto per motivi fonetici.

• Il termine accentua, più di “vagante”, il carattere problematico e fallace della ricerca esistenziale del pastore.

Nel contesto culturale del tempo di Leopardi, quale significato più profondo assume il riferimento all’Asia nel titolo del componimento?

• L’Asia rappresenta una regione storicamente importante per la filosofia e la spiritualità occidentale.

• È uno scenario realistico scelto per conferire autenticità etnografica al personaggio del pastore.

• Simboleggia l’alterità radicale e l’ignoto, il cui scopo è rafforzare il senso di spaesamento esistenziale del protagonista.

• È evocata per creare un contrasto geografico e sottolineare il distacco dalla realtà europea.

Prima strofa. Nel confronto tra la vita del pastore e quella della luna, quale delle seguenti interpretazioni coglie un nodo concettuale rilevante secondo il testo?

• La ciclicità della luna rappresenta una consolazione per il pastore, che vi riconosce una sorella cosmica.

• La somiglianza tra luna e pastore evidenzia una parità ontologica tra natura e umanità.

• Il pastore si identifica nella luna, ma ne percepisce la distanza incolmabile per via della sua eternità e indifferenza.

• La luna, rispondendo al pastore, interrompe la monotonia del suo destino umano.

Qual è l’effetto prodotto dalla ciclicità parallela dei gesti del pastore e del moto della luna, in relazione alla riflessione sull’esistenza umana?

• Genera una visione armoniosa dell’universo, dove uomo e natura si rispecchiano pacificamente.

• Provoca nel pastore un senso di straniamento, poiché la ripetizione ciclica sottolinea la vacuità della vita umana rispetto all’indifferenza cosmica.

• Legittima una visione stoica dell’esistenza, basata sull’accettazione del destino.

• Rafforza l'idea di una tensione mistica in cui la luna assume il ruolo di entità spirituale guida.